Giosuè Carducci tra identità democratica e identità nazionale
Résumé
Le parcours intellectuel et politique de Carducci revêt un caractère d’exemplarité lorsqu’on examine ses rapports interpersonnels et les “affinités électives” qui influencèrent la transformation de la conscience civile du poète : son amitié avec Alberto Mario et Aurelio Saffi, son admiration pour Garibaldi, Agostino Bertani puis pour Francesco Crispi. L’étude des choix politiques de Carducci, insérés dans le contexte de formation et de différentiation de la gauche italienne, révèle la complexité de l’idéologie du poète, qui a admiré, encouragé et illustré par son art les idées de leaders politiques souvent en désaccord, mais aussi ses grandes constantes et sa fidélité à une conception de la démocratie avant tout au service de l’idéal national.
L'impegno politico di Giosuè Carducci fu costante durante la sua vita di letterato, si considerò sempre un democratico senza essere allo stesso tempo portavoce di un unico partito. Prese parte ai vari dibattiti puntando all'individuazione di quei miti nazionali e alla creazione di una nuova identità. Due furono i rapporti che condizionario particolarmente il nostro, quelli con Alberto Mario e Francesco Crispi. Legato alla Sinistra democratica, condivise l'idea della lotta per la conquista delle terre irredente e vide in Alberto Mario il leader per la difesa dei principi risorgimentali. Entrambi vollero formare una nuova generazione repubblicana, che avesse una forte coscienza morale e accettasse gli ideali di giustizia e libertà. Con Crispi, invece, condivise il rifiuto per il trasformismo, l'attrazione per la romanità e il disprezzo per una società mediocre e poco partecipe.